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Ogni seconda doménega de Setenbre, verso le quatro de dopomesozorno ghe xe la
pia devossion de ’ndà a recità el S. Rosario davanti a la imàgine de la
– Madonina del mar – che ’na volta la se troveva sora la ponta de un tapo
(barena lagunare costituita da fango). Da pareci ani sto posto el xe sto un
poco spostò deventando ’na piataforma quadrata rinforsada con pai de simento
’ndove che in meso xe stada colocada sta Madonina drento ’na nicchia de
vero. Sora un basamento de moduni xe la scrita: AVE MARIS STELLA. Òmini
volenterusi i la tien senpre in ordene pituràndola in caso de necessità e
abelìndola cò fiuri frischi, o altri in tenpo de inverno.
In quela doménega ’na barca granda la se miti a disposission par portà la
zente che desidera andà in sto posto, ma se afianca anca qualchi batèla e
motoscafo. Sucidi senpre che persone foreste vignùe par caso a fa un zireto
par Maran le domanda de partecipà: “Ansi, ne fa piasser!” ghe rispundi el
paron de barca, sporzéndoghe la man par giutali a salì, Mentre che la barca
la se avìa sul posto, se pol notà l’espression de gioia che la trasforma el
volto de duti par via de qualcossa de màgico che se stabilissi fra sièl e
mar. Fermada la barca, la zente insieme al Piovan la rècita el S. Rosario e se
fa intorno usèi continti che i svola avanti e indrio, someja :he anca luri i
volissi unisse a le vose e ai cuori in preghiera. Sta Madonina la xe stada
volùa sostituéndola cò ’naltra più pìcola, da la “Pia Union dei
Pescaùri” nel 1960, e benedeta da Mons. Abramo Freschi, un tenpo diretor de
la Pontificia Opera de Assistensa e par diversi ani Véscovo de Pordenon.
Nel 1985, el xe ritornò a Maran, onoràndone cò la so presensa par pregà
ancora nsieme festegiando el 25º de la inaugurassion.
Finìa la rècita del S. Rosario e le Litanie, vien senpre cantada con voce
bela e alta, la nota canson-preghiera “La Madonnina del mare” che diversi
paisi marinari i ga inserìo nel so repertorio de cantorìa.
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Madonnina del Mare
[canzone]
Al primo sole si desta la città della marina,
e, in un bel giorno, risuona la dolce campana vicina;
mentre sul mare d’argento va il pescatore contento
passa e s’inchina alla sua Madonnina, dicendole piano così:
(Rit.) Madonnina del mare, non ti devi scordare di me!
Vado lontano a vogare
ma il mio dolce pensiero è con Te!
Canta il pescatore che va:
Madonnina del mare, con Te
questo cuore sicuro sarà!
L’ultimo raggio di sole muore sull’onda marina,
e, in un tramonto di sogni, lontano la barca cammina;
fra mille stelle d’argento va il pescatore contento,
sente nel cuore un sussulto d’amore,
sospira pregando così:
(Rit.)
Madonnina del mare, non ti devi scordare di me!
Vado lontano a pescare
ma il mio dolce pensiero è per Te!
Canta il pescatore che va:
Madonnina del mare, con Te
questo cuore sicuro sarà,...
(Finalino)
Canta il pescatore che va:
Madonnina del mare, con Te
questo cuore, sicuro sarà.
E su le note de questa bela melodia el ritorno indrìo cò la barca el fa
sintì duti più continti, conprisi i foresti, brilàndoghe i oci i lo disi e
smontando da la barca i ringrassia riproponéndose anca par el pròssimo ano.
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Spesso il nome di Marano viene collegato alle tradizioni religiose e
folcloristiche, che qui si tramandano intatte da secoli.
Alla parola «tradizione» noi siamo soliti configurare quel complesso di
manifestazioni esteriori passate, che fanno da cornice al quadro della nostra
vita sociale. Una cornice arcaica che non vogliamo buttare via, perché
affettivamente ci lega al passato, alle cose di un tempo. Il passato vive anche
nelle feste.
Festa di San Vito
15 giugno
La processione di S. Vito a Marano è una di quelle manifestazioni
liturgico-folkloristiche più rinomate che vanti la nostra Regione. L’origine
è legata all’inveterata devozione dei maranesi verso i Santi Vito, Modesto e
Crescenza, venerati da secoli in una chiesetta sita su un’isola fuori ed a
sud della fortezza.
Dal 1959, a seguito della motorizzazione dei natanti e della mancanza di barche
adatte, la processione viene fatta con barche a motore, con i motopescherecci
più grandi, quelli che vengono adoperati per la pesca in mare. Da qualche anno
la processione si porta fino al centro della laguna da dove viene impartita la
benedizione al mare e così santificato il lavoro e suffragati i morti in mare.
Il resto è tutto identico come da secoli.
Festa della Triennale
15 agosto
In onore della Madonna della Salute. È una festa inimitabile per le luminarie,
per gli archi caratteristici, per il modo con il quale sono uniti e fusi sacro
e profano... Fra le altre feste meritano una citazione il Corpus Domini con la
processione più ordinata dell’anno, il Venerdì Santo con la processione
più frequentata, il canto popolare del «Popule meus», il gracchiare delle
racole in mano ai bambini e la grande Croce della Passione portata con
solennità e devozione a piedi scalzi da un crocifero, che per tradizione
appartiene da secoli alla stessa famiglia.
La nostra festa triennale è legata strettamente alla devozione alla B. V.
della Salute. L’origine della festa è dovuta a due fattori, uno di carattere
generale ed uno locale. Quello di carattere generale è il diffondersi un po’
dovunque di feste votive ad imitazione della grandiosa festa votiva della
Madonna della Salute di Venezia. Ciò avvenne un po’ dappertutto nel nostro
Friuli, durante il periodo della dominazione veneziana. Il secondo di carattere
locale, dovuto alla particolare situazione di Marano, cittadina e fortezza
veneziana, colpita in modo singolare da calamità ed epidemie per il ristagno
delle acque e per la malaria.
Festa dell’Immacolata
8 dicembre
Recita del S. Rosario in pescheria. È difficile assistere ad una preghiera
più comunitaria e corale: la pescheria è trasformata in chiesa, fuori i
bambini corrono con le racchette luminose in mano, quasi a fare da cornice
luminosa e gioiosa ad un quadro votivo più unico che raro.
Madonnina del mare
Caratteristica per la recita del Santo Rosario in laguna, che si tiene ogni
seconda domenica di Settembre davanti all'immagine della Madonnina posta
proprio sopra una barena lagunare.
Degne di nota anche le feste: in data 25 aprile San Marco, con la S. Messa che
si celebra nella cappella della piccola comunità della Muzzanella costruita
per volere del conte Marzotto nel 1965. A seguire, un ricco rinfresco donato
dalle famiglie di quella ospitale comunità; e la festa in onore di S. Giovanni
Bosco (31 gennaio) che solitamente si tiene nell’oratorio don Bosco e
raccoglie l’intera comunità.