a cura di Maria Damonte

La Madonna del casal
(o il casal de la Madona)
In questa località, durante il dominio della Serenissima, esisteva la rocca di Maranutto, dalla quale gli Imperiali dell’Austrìa vigilavano sul confine di stato e tenevano a bada e sottocchio la fortezza di Marano. Accanto al forte esisteva anche una chiesetta, che serviva per gli usi liturgici dei soldati e dei pochi abitanti della zona.
Sparita all’inizio del secolo scorso e trasformata la roccaforte in casa colonica è rimasta una nicchia dedicata alla Madonna a ricordare le memorie antiche.
Fino a poco tempo fa le nicchie erano due, ma una sola di queste aveva il dipinto con l’immagìne sacra della Vergìne, dipinto che ora è quasi del tutto scolorito e per di più coperto dall’edera.
Posta sulla strada che porta fuori Marano, in una via di passaggio obbligato è stata, ora purtroppo non più, motivo di continue preghiere da parte dei pescivendoli che a Lei si rivolgevano sia all’andata che al ritorno dal loro lavoro.

In chiesetta
Quando ci portiamo alla Madonna della Salute siamo tutti protesi verso l’immagine della Madonna riposta in quel tempio e forse non facciamo tanto caso alla bella immagine in piastrella di porcellana che è posta sopra l’arco della porta centrale, sulla facciata esterna. Un lavoro artistico eseguito nel primo decennio di questo secolo, che più lo guardi, più ti conquista e più ti tocca nel cuore.

In pescheria
La statuetta dell’Immacolata e la sua nicchia in legno dorato sono del 1897, di pochi anni dopo la costruzione della pescheria stessa. Dicono i vecchi che l’immagine venga da Venezia, e sia stata qui collocata dai pescatori, che vollero così ricevere aiuto e protezione nel luogo della loro attività commerciale.
Ogni anno, la sera dell’otto dicembre, vi ci celebra il S. Rosario con grande partecipazione di popolo.
In pescheria si fa un po’ di tutto, come del resto dovunque; si bestemmia e si ruba (purtroppo) ma guai a toccare quell’Immagine. È certamente un segno della grande misericordia del Signore.

In laguna
Voluta dalla Pia Unione Pescatori, nel 1960, benedetta da Mons. Abramo Freschi direttore della Pontificia Opera di Assistenza e Vescovo di Pordenone, questa nicchia sorge al limite della laguna e sostituisce un’altra immagine posta, in antico, sopra una bricola.

La Madonna del Carmine
Nel centro storico, in piazzetta dei Patriarchi, un’altra nicchia con un dipinto raffigurante la Madonna del Carmine, che libera le anime del Purgatorio. L’antico e scolorito dipinto è stato sostituito da una tela di Mario Della Ricca, nel 1963. A memoria d’uomo la nicchia è sempre esistita ed è stata oggetto di venerazione da parte delle famiglie abitanti nella piazzetta.

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segni di devozione mariana


a cura di Maria Damonte

Un segno della devozione mariana dei maranesi è presente nelle nicchie ad essa dedicate, lungo le vie della Marano storica.

Madoneta de Ferruccio
Il sig. Ferruccio Ghenda, defunto, per molti anni presidente del comitato festeggiamenti e della Festa Triennale, volle costruire questa bellissima nicchia nella sua campagna, a ricordo dell’anno Mariano 1954. Ora si trova al centro di un nuovo nucleo abitativo, davanti al frigorifero della Friulpesca.

L’Immacolata
È sita in calle Grimani e la si nota anche dalla Piazza Centrale. Protetta da una lastra di vetro, l’immagine è ben conservata.
Nel ricordo della sig.ra Angela Milocco, la più anziana di Marano, questa nicchia è stata costruita dal sig. Antonio Brochetta, allora padrone della casa.
Ora serve anche da capitello per la raccolta delle offerte della Pia Conferenza di S. Vincenzo de Paoli.
Sita in un posto molto frequentato, soprattutto da coloro che vanno e vengono dallo stabilimento ittico, essa è un continuo invito alla recita delle giaculatorie o a una richiesta di aiuto materiale e spirituale.

L’Assunta
In una nicchia al centro della casa in via Roma 18, c’era un dipinto della Madonna Assunta in cielo. Questo dipinto era molto antico. La famiglia Abram nel 1959 lo ha fatto ritoccare e restaurare dal pittore Pio Cuttini.
I colori non hanno resistito alle intemperie ed ora l’immagine è purtroppo del tutto scomparsa.

La madre ed il bambino
Immagine in terracotta al centro della casa dei fratelli Formentin ex panificio, ora Bar Sport.
La volle il sig. Marco Formentin al momento del restauro della casa in sostituzione di un’altra Madonnina dalle dimensioni più modeste. Ora troneggia al centro della casa e concorre a completare l’armonia architettonica della casa, sita all’uscita da via Porto Friuli ed all’ingresso in Pescheria. È opera di Agostino Sandri da Porpetto.
In un posto di passaggio obbligato essa è un richiamo allo spirito ed alla preghiera. Non c’è cristiano che passandovi accanto non mormori una preghiera, non si tolga il berretto o non faccia almeno il segno della croce.

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